CORSO DI CANTO
In natura le persone stonate non esistono, esistono piuttosto persone più o meno talentuose che non hanno sviluppato il proprio orecchio musicale; chiunque, infatti, può imparare a cantare. Naturalmente l’attitudine ed il talento creano una differenza circa i tempi ed il risultato finale, ma con un lavoro adeguato di ascolto e di riproduzione del suono è possibile raggiungere dei buoni risultati educando l’orecchio e la voce.
Diverso è, però, cantare dal “saper cantare”, ossia utilizzare la propria voce come un vero e proprio strumento musicale quale è.
Ed è proprio questo l’obiettivo che si pone il corso di canto, attraverso il quale si apprende l’uso corretto del proprio strumento voce, nella consapevolezza del funzionamento e del coordinamento di tutte le parti del corpo che vengono coinvolte nell’emissione corretta della voce, dall’uso della respirazione costo-diaframmatica all’emissione del suono nella maschera attraverso la canalizzazione dello stesso nelle casse di risonanza.
Lo studio del canto non è uno studio solo tecnico, ma è soprattutto una scoperta del proprio corpo e del proprio mondo emotivo, quindi del proprio io. Attraverso l’uso del respiro e della propria voce, infatti, si imparerà a gestire le proprie emozioni canalizzandole in modo positivo, ossia trasformando quelle negative quali ansie e paure, in positive quali grinta e carica che permetteranno di “arrivare” al pubblico emozionandolo. Tutto questo farà parte del lavoro sull’interpretazione e la presenza scenica, lavoro molto importante e personale perché è soprattutto uno studio su sé stessi, dove l’allievo dovrà creare con il proprio insegnante un rapporto davvero personale.
Usare la voce in modo corretto, inoltre, è fondamentale per tutte le persone che per esigenze lavorative sono costrette a sfruttarla molto, come ad esempio gli insegnanti, gli oratori, gli attori ecc. Se non si impara a farne un uso corretto, infatti, si rischierà di incappare in patologie come noduli o polipi alle corde vocali che comporteranno, nella migliore delle ipotesi, una cura farmacologica accompagnata da una rieducazione vocale e, nella peggiore, un intervento chirurgico.
PROGRAMMA
- Anatomia e morfologia dell’apparato fonatorio;
- Respirazione addominale e costo-diaframmatica;
- Esercizi di respirazione a terra e seduti;
- Rilassamento della muscolatura facciale, della lingua e della parte superiore del busto;
- Sostegno del fiato e controllo del flusso d’aria;
- Coordinazione fiato-suono;
- Appoggio del suono;
- Gli attacchi del suono;
- Risonanza e riscaldamento;
- Vocalizzi su note singole, gradi congiunti e arpeggi;
- Emissione nei vari registri (petto, misto, testa) e mascheramento dei passaggi;
- Utilizzo corretto del palato molle e messa in maschera del suono;
- Lavoro sulla muscolatura facciale (zigomi, bocca, etc..);
- Esercizi vocali (glissato, staccato, etc…);
- Suoni filati e a mezza voce;
- Legato e portamento;
- Dinamiche: pianissimo e fortissimo;
- Agilità;
- Articolazione e dizione;
- Intonazione di scale maggiori, minori, cromatiche e pentatoniche;
- Arpeggi di accordi a quattro voci;
- I colori della voce in base ai vari tipi di brani;
- Approccio stilistico (personalizzazione dei brani);
- Uso del microfono per gestire il volume sonoro e le sfumature timbriche;
- Esecuzione di brani di difficoltà progressiva;
- Scelta di brani in base alle proprie caratteristiche vocali;
- L’improvvisazione e la personalizzazione del brano;